Avvocato Roma per esecuzione forzata
Dicembre 6, 2023
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Le società di recupero crediti svolgono la sola attività stragiudiziale, ovvero quella che avviene al di fuori dei tribunali. Al fine di procedere con l’esecuzione forzata ed il pignoramento è necessaria una prima fase di “accertamento del credito” ovvero alla dimostrazione dell’esistenza di un contratto e del mancato pagamento da parte del debitore, attraverso una causa ordinaria o, in alcuni casi, al decreto ingiuntivo. Ma come funziona il procedimento dell’esecuzione forzata? E quando è necessario adire a vie legali con un Avvocato Roma esecuzione forzata? Scopriamolo insieme!
I vari tipi di pignoramento
Prima di analizzare il funzionamento dell’esecuzione forzata e quando è necessario adire ad un avvocato Roma esecuzione forzata, bisogna sapere che la legge italiana prevede quattro tipi di pignoramenti. Si possono pignorare beni mobili (compreso il denaro o oggetti di valore). Si può pignorare l’automobile del debitore tramite l’iscrizione del vincolo nel PRA.
Si può avviare il pignoramento presso terzi (in proposito, leggete il nostro approfondimento Avvocato Roma per pignoramento verso terzi), ovvero lo stipendio o la pensione. Infine, esiste il pignoramento dei beni immobili. Nel caso in cui il creditore è in possesso di un titolo esecutivo ma il debitore non paga, si passerà inizialmente alla fase giudiziale, pertanto:
- se il creditore dispone di una prova del proprio credito potrà richiedere un decreto ingiuntivo, che dovrà essere notificato al debitore, il quale ha 40 giorni di tempo per pagare. Nel caso di esito negativo, scatterà l’esecuzione forzata.
- se il creditore non è in possesso di una prova scritta, può soltanto avviare una causa ordinaria. L’esito finale della sentenza potrà stabilire l’esecuzione forzata ed il pignoramento.
Come funziona il procedimento dell’esecuzione forzata
L’esecuzione forzata è una procedura stabilita da un’autorità giudiziaria, grazie al quale il creditore, al fine di recuperare la somma nei confronti del debitore, può aggredire coattivamente il bene di proprietà di quest’ultimo. Per poter agire esecutivamente nei confronti del debitore, sono necessari due elementi:
- il titolo esecutivo, ovvero la sentenza o il decreto ingiuntivo, che deve essere sempre notificato al debitore;
- l’atto di precetto, che il creditore deve notificare attraverso l’ufficiale giudiziario. Parliamo sostanzialmente di un’ultima diffida a pagare entro 10 giorni.
Una volta scaduto il termine di 10 giorni dall’atto di precetto, il creditore avrà 90 giorni di tempo per avviare la procedura esecutiva nei confronti del debitore. Per poter avviare l’esecuzione forzata dovrà, però, rivolgersi al giudice. La procedura dipende dal bene che verrà pignorato e dal luogo in cui si trova:
- espropriazione mobiliare. Questo è sicuramente il caso più semplice ed avviene quando un ufficiale giudiziario si reca presso il debitore, espropria il bene e redige il verbale di pignoramento;
- espropriazione mobiliare presso terzi. Questo caso si potrebbe concretizzare quando il bene oggetto del pignoramento non è presso il debitore, ma presso altri soggetti. L’atto di pignoramento dovrà essere notificato ai terzi, i quali saranno invitati a non disporre dei beni oggetto del pignoramento e a consegnarli direttamente all’ufficiale;
- espropriazione immobiliare. Questo è il caso più complesso. L’atto di pignoramento, oltre a essere inviato al debitore, è anche iscritto nei registri immobiliari.
Che ruolo ha un avvocato Roma esecuzione forzata?
L’avvocato Roma esecuzione forzata è una figura essenziale nel garantire l’applicazione delle sentenze giudiziarie. Competente in diritto esecutivo, l’avvocato specializzato in esecuzione forzata inizia l’iter mediante l’ottenimento di titoli esecutivi, quali decreti ingiuntivi o sentenze passate in giudicato. Conduce ricerche patrimoniali, individuando beni pignorabili del debitore. Inizia quindi le procedure esecutive, quali il pignoramento e l’asta pubblica.
Rappresenta il creditore durante il procedimento, garantendo il rispetto delle normative procedurali. La competenza tecnica dell’avvocato è cruciale per affrontare eventuali opposizioni e impedimenti. Il suo ruolo, mirato all’effettiva soddisfazione del credito, si conclude con la distribuzione dei proventi tra i creditori.
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