Mediazione civile, rivolgersi ad un avvocato

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La risoluzione delle controversie è diventata un aspetto cruciale della società. Le controversie possono sorgere in vari contesti, dalla sfera familiare e contrattuale, a quella commerciale e amministrativa. Per gestire queste sfide in modo costruttivo, esiste pratica che, nel settore lgale, è nota come mediazione civile.

La mediazione civile è stata sempre più riconosciuta dai sistemi giuridici in tutto il mondo come metodo efficace per la risoluzione delle controversie. Molte giurisdizioni hanno introdotto leggi e regolamenti che promuovono la mediazione e in alcuni casi addirittura la rendono obbligatoria in determinate situazioni. Anche per una mediazione civile, è importnate rivolgersi ad un avvocato.

Definizione di mediazione civile, a cosa serve

La mediazione civile è un processo di risoluzione delle controversie, nel quale un mediatore neutrale aiuta le parti coinvolte a raggiungere un accordo reciproco. Questo processo offre agli interessati l’opportunità di discutere le loro differenze, esprimere le proprie preoccupazioni e lavorare insieme per trovare una soluzione soddisfacente.

Il mediatore non prende posizione, né emette giudizi, ma funge da facilitatore per guidare le parti attraverso il processo. Pertanto, è importante sapere la mediazione civile a cosa serve. La mediazione civile può essere utilizzata in una vasta gamma di situazioni.

Tra queste è possibile includere:

  • conflitti familiari;
  • controversie contrattuali;
  • controversie di vicinato;
  • contenziosi in ambito commerciale e altro ancora.

L’obiettivo principale è consentire alle parti di trovare una soluzione che sia reciprocamente accettabile, evitando così il costoso e lungo processo giudiziario. Si fa presente come la mediazione civile è spesso un processo riservato. Le informazioni divulgate durante la mediazione di solito non possono essere utilizzate in un’eventuale azione legale, il che incoraggia le parti a parlare apertamente e senza timore.

Cosa fa il mediatore civile

Il mediatore civile svolge un ruolo cruciale nel processo di mediazione. Ma cosa fa il mediatore civile? Il mediatore civile di cosa si occupa? Queste sono le sue funzioni:

  • non ha alcun interesse personale nella questione e non prende una posizione. La sua unica responsabilità è facilitare il dialogo tra le parti e aiutarle a trovare un accordo;
  • deve aiutare gli interessati a comunicare in modo efficace, incoraggiando il rispetto reciproco, assicurando l’ascolto di tutte le persone coinvolte e garantendo che le emozioni non ostacolino il processo di negoziazione;
  • coadiuvare le parti ad identificare i principali problemi che causano il conflitto. Questo processo di analisi consente agli interessati di concentrarsi sui problemi reali, evitando di disperdersi in questioni secondarie o irrilevanti. 

La giurisprudenza si è pronunciata in merito alla mediazione civile

Secondo alcune decisioni giuridiche (come l’ordinanza riservata del Tribunale di Vasto del 9 aprile 2018 e la sentenza del Tribunale di Torino del 30 marzo 2016, n. 1770), il procedimento di mediazione deve essere condotto con l’assistenza di un avvocato affinché sia considerato valido. In caso contrario, la domanda giudiziale potrebbe essere dichiarata improcedibile.

Nell’ordinanza del Tribunale di Vasto, si fa riferimento alla questione dibattuta sulla necessità dell’assistenza legale durante la mediazione, argomento su cui il Decreto Legislativo n. 28/10 non fornisce risposte chiare e univoche, lasciando spazio a interpretazioni contrastanti. Da un lato, l’articolo 5, comma 1 bis, del decreto in questione pubblicizza che “chi intende esercitare in giudizio un’azione relativa a una controversia in materia di […] è tenuto, assistito dall’avvocato, preliminarmente a sperimentare il procedimento di mediazione”.

Inoltre, l’articolo 8, comma 1, prescrive che “al primo incontro e agli incontri successivi, fino al termine della procedura, le parti devono partecipare con l’assistenza dell’avvocato”, offrendo quindi un argomento a favore dell’obbligo dell’avvocato. Dall’altro lato, l’articolo 12 successivo afferma che

“ove tutte le parti aderenti alla mediazione siano assistite da un avvocato, l’accordo che sia stato sottoscritto dalle parti e dagli stessi avvocati costituente titolo esecutivo per l’espropriazione forzata, l’esecuzione per consegna e rilascio, l’esecuzione degli obblighi di fare e non fare, nonché per l’iscrizione di ipoteca giudiziale. Gli avvocati attestano e certificano la conformità dell’accordo alle norme imperative e all’ordine pubblico […]. gli altri casi l’accordo allegato al verbale è omologato, su istanza di parte, con decreto del presidente del tribunale, previo accertamento della regolarità formale e del rispetto delle norme imperative e dell’ordine pubblico”.

Pertanto, la questione sull’obbligatorietà dell’assistenza legale durante la mediazione rimane aperta e soggetta a interpretazione, in quanto il decreto legislativo offre sia argomenti a favore dell’obbligo dell’assistenza legale, sia possibilità di mediazione senza avvocato, con conseguenze diverse in termini di titolo esecutivo per l’accordo raggiunto.

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