Cosa succede se la banca ti blocca la carta di credito

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Può succedere che la banca ti blocca la carta di credito e quando accade non puoi effettuare nessun tipo di operazione. Ci sono diversi motivi per cui la banca può decidere di bloccare la carta di credito, vediamo quali sono.

Blocco per insolvenza

Il primo motivo per cui un istituto bancario può bloccare il tuo conto corrente è relativo alla situazione economica. Se hai il conto in rosso, la banca può decidere di tutelarsi impedendoti di aggravare la tua posizione e lo fa attraverso il blocco della carta. Davanti a questa situazione, infatti, le banche optano sempre di bloccare i principali strumenti di pagamento del cliente, per poi ripristinarlo una volta risanata la situazione debitoria.

Blocco per clonazione

Un altro motivo per cui la banca ti blocca la carta di credito è la clonazione della stessa. In questo caso la scelta ricade anche come strumento di tutela per il cliente anche se, in alcuni casi, non viene fatto alcun preavviso. Ovviamente potrai contattare la tua filiale di riferimento per chiedere tutte le spiegazioni del caso. Solitamente parliamo di una procedura che viene attuata a fronte di operazioni sospette come, ad esempio, pagamenti fatti all’estero o in zone dove il rischio clonazione è più alto.

Blocco per furto o smarrimento

L’ultima ipotesi è quella relativa al furto o smarrimento della carta di credito. In questo caso, però, sei tu stesso a richiedere che venga bloccata la carta, in modo da impedire a chiunque di effettuare operazioni di alcun tipo. Si tratta di una procedura che si perfeziona una volta che viene presentata la denuncia di furto o smarrimento alle Forze dell’Ordine e dopo aver inviato copia della stessa all’emittente.

Quando si ha diritto al rimborso

Prima che la carta rubata o clonata venga bloccata, su nostra segnalazione o in automatico dalla banca, è possibile aver subito un danno economico dall’utilizzo indebito della stessa. In alcuni casi specifici è possibile chiedere il rimborso, ma andrà obbligatoriamente dimostrato che:

  • l’ammanco non sia dipeso da una nostra responsabilità;
  • la segnalazione all’istituto di credito sia stata tempestiva.

Il primo punto fa riferimento alla diligenza che abbiamo tenuto nel conservare la carta di credito per evitare che la stessa sia fatta oggetto di furto o clonazione. Il secondo ed ultimo punto, invece, si riferisce all’immediatezza della segnalazione dopo la scoperta della truffa. È opportuno specificare, infatti, che somme indebitamente sottratte durante il periodo che va dalla scoperta dell’illecito alla segnalazione non potranno essere rimborsate in alcun modo se la nostra inerzia è ingiustificata.

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