Prelazione agraria: diritto prelazione per terreno agricolo
Ottobre 28, 2023
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Diritto prelazione per terreno agricolo rappresenta una tutela legale fondamentale per l’affittuario, il coltivatore diretto o il proprietario confinante in un contesto di vendita di terreni agricoli. Il diritto prelazione agraria consente a tali soggetti di godere di un’opportunità privilegiata rispetto ad altri potenziali acquirenti quando si tratta di acquistare un appezzamento di terra destinato all’agricoltura.
Le basi giuridiche di questa prerogativa sono contenute nell’articolo 8 della Legge 26 maggio 1965, n. 590, che disciplina il diritto di prelazione dell’affittuario coltivatore diretto, e nell’articolo 7, comma 2, della Legge 14 agosto 1971, n. 817, che regola il diritto di prelazione del proprietario confinante. L’obiettivo di tali normative è quello di proteggere gli interessi degli attori direttamente coinvolti nella gestione o nella vicinanza dei terreni agricoli. Nel pezzo di oggi, approfondiremo l’argomento prelazione agraria: diritto di prelazione per terreno agricolo.
Diritto di prelazione per terreno agricolo, la funzione della prelazione agraria
Il diritto di prelazione agraria è un elemento fondamentale per preservare la vitalità del settore agricolo, garantendo che le terre agricole rimangano nelle mani di coloro che sono direttamente coinvolti nell’agricoltura o hanno un interesse legittimo a mantenere l’uso agricolo. La sua esistenza è un riconoscimento dell’importanza di tutelare le risorse agricole e l’approvvigionamento alimentare, promuovendo al contempo un sistema equo e sostenibile.
Come esercitare il diritto di prelazione agraria?
Al fine di esercitare il diritto di prelazione agraria, è necessario soddisfare alcuni requisiti, di cui si dirà di seguito. In primo luogo, tale diritto specifico di prelazione può essere legittimamente esercitato solo in relazione a terreni con destinazione agricola. Nel caso in cui vi sia un fabbricato rurale sul terreno, è essenziale valutare se tale costruzione sia strettamente correlata al fondo. Se, al contrario, il terreno è considerato pertinente al fabbricato presente, il diritto di prelazione agraria è escluso in quella situazione.
Chi desidera esercitare il diritto di prelazione deve dimostrare che coltiva direttamente e abitualmente il fondo per almeno due anni consecutivi. In questa prospettiva, il termine “fondo” si riferisce al terreno oggetto di vendita, se stiamo considerando il diritto di prelazione dell’affittuario coltivatore diretto, o al terreno confinante, nell’ipotesi di prelazione del proprietario confinante.
Ancora, colui che deve esercitare il diritto di prelazione non deve aver venduto altri fondi rustici con un imponibile superiore a lire mille nei due anni precedenti. Questa restrizione mira a garantire che il richiedente mantenga un impegno costante nell’agricoltura e non svenda deliberatamente i suoi terreni.
Infine, l’ultimo carattere riguarda la superficie. Invero, la superficie complessiva dei terreni posseduti dal richiedente, in proprietà o in enfiteusi, non deve superare il triplo della capacità lavorativa della sua famiglia. Questo criterio mira a evitare accumuli eccessivi di terre agricole da parte di singoli individui o entità, promuovendo una distribuzione più equa delle risorse.
Il ruolo dell’avvocato esperto in diritto di proprietà per diritto prelazione per terreno agricolo
Contattare un avvocato esperto in diritto di proprietà riveste una fondamentale importanza per garantire una gestione legale efficace e la tutela degli interessi in materia di beni immobili, terreni e altri diritti di proprietà. Uno studio legale con specializzazione diritto agrario ha la funzione di guidare il cliente nella complessità delle leggi e delle regolamentazioni che governano i diritti di proprietà, nonché delle questioni inerenti alle transazioni immobiliari, locazioni, esecuzioni immobiliari e controversie tra proprietari.
Un avvocato per terreni possiede una conoscenza dettagliata delle leggi vigenti, comprese le norme fiscali e quelle di pianificazione urbanistica, permettendo di guidare i clienti attraverso processi di compravendita, successioni ereditarie e dispute con la massima precisione. Inoltre, possono fornire consulenza preventiva per minimizzare i rischi legali e proteggere gli interessi patrimoniali. Pertanto, contattare un avvocato esperto in diritto agrario Roma è essenziale per garantire una gestione legale scrupolosa, il rispetto delle normative e la tutela delle proprietà.
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Considerazione conclusive
L’esercizio del diritto di prelazione agraria segue un procedimento ben definito che non può essere trascurato. Innanzitutto, il proprietario intenzionato a vendere il suo terreno deve notificare questa intenzione all’avente diritto di prelazione, utilizzando metodi come la raccomandata con ricevuta di ritorno o il servizio di un Ufficiale Giudiziario.
Una volta ricevuta la notifica, l’avente diritto ha un periodo di trenta giorni a disposizione per esercitare il suo diritto di prelazione, a partire dalla data di ricezione della proposta di vendita. In seguito, entro i sei mesi successivi (nel caso dell’affittuario coltivatore diretto) o i tre mesi successivi (nel caso del proprietario confinante), a partire dal trentesimo giorno dalla notifica della proposta di vendita, l’avente diritto deve effettuare il pagamento del prezzo di acquisto concordato. L’inosservanza di questa scadenza comporta la decadenza dal diritto di prelazione.
È importante sottolineare che, per quanto riguarda gli affittuari coltivatori diretti, l’art. 224, comma 4, del D.L. n. 34 del 2020 ha esteso il termine di pagamento da tre a sei mesi. Questa modifica normativa si applica a tutti i procedimenti giuridici ancora in corso alla data di entrata in vigore della legge di conversione del decreto. Il rispetto di queste tempistiche e procedure è essenziale per garantire che il diritto di prelazione agraria sia esercitato in modo corretto e che gli interessi di tutte le parti coinvolte siano adeguatamente tutelati.