Come annullare il contratto preliminare di compravendita immobiliare
Dicembre 9, 2023
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Quando si ha intenzione di acquistare casa, è bene sapere che bisogna seguire dei passaggi molto importanti a livello burocratico. La fase iniziale è quella della proposta, seguita dal compromesso e, infine, dal rogito. In alcuni casi, è possibile cambiare idea e annullare il contratto preliminare di compravendita immobiliare. Nell’articolo di oggi affronteremo proprio il tema di come annullare il contratto preliminare di compravendita immobiliare ed in quali casi è possibile farlo.
Quando è previsto l’annullamento del contratto preliminare di compravendita immobiliare
Il contratto preliminare di compravendita immobiliare è un accordo stipulato con il fine di tutelare le parti, andando a vincolarle al rogito, ovvero alla chiusura dell’affare. Questo contratto, per essere valido, deve essere redatto esclusivamente in forma scritta e registrato presso l’Agenzia delle Entrate entro 20 giorni. Secondo la legge, però, questo contratto può essere annullato in alcuni casi specifici, quali:
- vizi come ad esempio il doloo il raggiro;
- la violenza fisica o psicologica;
- l’incapacità di una delle due parti stipulanti.
Svincolo consensuale
Una delle modalità che possono essere chiamate in causa per annullare il contratto preliminare di compravendita immobiliare è quella che vede un accordo preso in comunione fra le parti, che decidono consensualmente di svincolarsi dal contratto preliminare. In questo caso, essendo stato raggiunto un accordo consenziente, la risoluzione del contratto non ha bisogno di motivazioni particolari.
Infatti, sarà necessaria unicamente una comunione di intenti fra venditori e compratori. Pertanto, se entrambe le parti sono d’accordo ad annullare il vincolo, basterà firmare un accordo di risoluzione consensuale del contratto. Tale accordo dovrà essere messo nero su bianco, dove le parte dichiareranno di essere d’accordo su ogni aspetto connesso a questa decisione.
Ritardo ingiustificato
Un altro motivo che consente l’annullamento del preliminare di compravendita è legato ai ritardi di una delle due parti che, ad esempio, non si presenta agli appuntamenti fissati con il notaio o a quelli per la firma del rogito. In questo caso potrebbe, da parte del proprietario di casa, comparire la situazione in cui non si ha più voglia di vendere l’immobile.
Il modo per avviare l’annullamento del contratto è quello di avviare una causa davanti al giudice competente che, attraverso una sentenza, può condannare la parte inadempiente anche al risarcimento dei danni economici subito dalla mancata vendita/acquisto della casa. Il risarcimento può avvenire anche sotto forma di “trattenimento” della caparra o di diverse modalità stabilite sempre dal giudice in base alla situazione.
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