Quando rivolgersi ad un avvocato per fare causa al commercialista

Quando rivolgersi ad un avvocato per fare causa al commercialista

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Il ruolo del commercialista è fondamentale nella gestione delle questioni finanziarie e contabili di aziende e individui. Tuttavia, con la crescente complessità delle normative fiscali e finanziarie, la responsabilità legale del commercialista diventa un aspetto cruciale da esaminare. Qualora il commercialista risulti inadempiente o arrechi danno al suo cliente è possibile adire ad avvocato per causa commercialista. Pertnto, in questo articolo di oggi, approfondiremo quali sono i compiti del commercialista e quando rivolgersi ad un avvocato per fare causa al commercialista.

I compiti del commercialista e la sua responsabilità etica

Il commercialista svolge un ruolo chiave nell’aiutare le imprese a mantenere la conformità fiscale, a gestire le dichiarazioni dei redditi, a fare bilanci e a fornire consulenza finanziaria. La sua responsabilità etica è garantire che tutte le attività contabili e fiscali siano condotte secondo gli standard professionali e le leggi vigenti. Ancora, il commercialista fornisce consulenza fiscale per garantire che i clienti rispettino tutte le normative tributarie.

Questo include la corretta compilazione delle dichiarazioni dei redditi e la gestione di eventuali detrazioni o crediti fiscali a cui i clienti possono avere diritto. La responsabilità qui è di massima precisione e attenzione ai dettagli.

Tuttavia, oltre alla gestione delle questioni fiscali, i commercialisti forniscono consulenza finanziaria per aiutare le aziende a prendere decisioni informate. La responsabilità qui è quella di offrire consigli basati su dati accurati e informazioni aggiornate, contribuendo così al successo finanziario del cliente.

Invero, pur svolgendo compiti cruciali, i commercialisti devono affrontare la realtà della responsabilità legale che deriva dalla loro attività. Le implicazioni legali possono sorgere in diverse fasi della loro interazione con i clienti e la comprensione di tali rischi è fondamentale per evitare possibili conseguenze legali. Infatti, ci sono situazioni in cui diventa necessario fare causa al commercialista.

Responsabilità professionale del commercialista: inadempimento contrattuale e principi guida

La responsabilità professionale del commercialista sorge quando questi non adempie al mandato professionale conferito dal cliente. Questa forma di responsabilità è riconducibile a un inadempimento contrattuale, con tutte le implicazioni probatorie che ne derivano.

Nel contesto di un giudizio di risarcimento del danno derivante dall’inadempimento contrattuale, spetta al cliente dimostrare l’esistenza e l’efficacia del contratto. D’altra parte, al commercialista convenuto è richiesto di dimostrare di aver adempiuto alle prestazioni previste dal contratto o che l’inadempimento non è imputabile a sua colpa (Cass. Civile, Sez. Un. 30.10.2001 n. 13533). Quando si tratta della responsabilità del commercialista, l’onere della prova ricade sul cliente.

Quest’ultimo deve dimostrare non solo l’esistenza del mandato professionale, ma anche il danno subito, correlato causalmente alla negligenza del professionista (Cass. Civ., Sez. III, n. 9917/2010). In altre parole, la responsabilità del commercialista per un’esecuzione negligente del servizio professionale richiede la prova del danno e del nesso causale tra l’operato del professionista e il pregiudizio del cliente. In casi di questo genere, fare causa contro commercialista per negligenza  è inevitabile

Cosa dice la giurisprudenza?

Una recente sentenza del Tribunale di Milano, sez. Io, la n. 9051/2019, approfondisce i “principi regolatori della responsabilità professionale del commercialista”. Secondo questa pronuncia, il dovere di diligenza richiesto al professionista si basa sull’art. 1176 comma 2 cc. In termini di responsabilità professionale, il commerciale incaricato di una consulenza è obbligato, conformemente all’art. 1176, comma 2, cc, a fornire tutte le informazioni utili per il cliente e rientranti nella sua competenza. Inoltre, tenuto conto della portata dell’incarico, deve individuare le domande che esulano dalla stessa, informando il cliente dei limiti della sua competenza e fornendogli gli elementi necessari per prendere decisioni autonome, eventualmente avvalendosi di altri professionisti competenti.

Obblighi informativi del commercialista: diligenza, prospettive e responsabilità legale

La giurisprudenza consolidata sottolinea l’obbligo del commercialista di fornire informazioni dettagliate al cliente, comprendendo sia le soluzioni praticabili che quelle non praticabili, affinché il cliente possa fare scelte informate nel suo migliore interesse (Cassazione Civile sez. III, 27/05/2019, n.14387; Cassazione Civile, sez.III, 23/06/2016, n.13007). I doveri di diligenza del professionista includono l’acquisizione dei dati necessari per adempiere all’obbligo e consentire al cliente di ottenere i risultati desiderati.

Il professionista è chiamato a condurre verifiche personali, anche per riscontrare informazioni fornite dal cliente, che potrebbero mancare delle competenze tecniche necessarie (Tribunale di Milano, sez. I, n. 4108/2018). Il parametro di diligenza stabilito dall’art. 1176 comma 2 cc richiede al professionista di operare con attenzione e preparazione medie, facendo uso della perizia e degli strumenti tecnici appropriati per la prestazione richiesta. Tuttavia, nell’affrontare questioni tecniche particolarmente complesse, si applica l’art. 2236 cc (Tribunale di Milano, sez. I, n. 11515/2016).

È ormai consolidato che il professionista sia responsabile nei confronti del cliente, ai sensi degli artt. 2236 e 1176 cod. civ., in caso di incuria o ignoranza di disposizioni di legge. In particolare, la responsabilità sorge quando, per negligenza, imprudenza o imperizia, il professionista compromette la posizione fiscale del cliente nei confronti dell’Erario.

Danno risarcibile ed implicazioni fiscali: quando rivolgersi ad un avvocato per causa commercialista

La negligenza professionale del commercialista comporta l’obbligo di risarcire il danno subito dal cliente. Nella pronuncia n. 9051/2019, il Tribunale di Milano aggiunge che, in caso di inadempimento del professionista incaricato degli adempimenti fiscali, il danno risarcibile è rappresentato principalmente dai maggiori oneri che il contribuente deve sopportare nei confronti dell’Erario a causa degli errori del tributarista.

Questi oneri possono consistere in sanzioni e interessi derivanti da evasioni fiscali o ritardi nei pagamenti fiscali, oltre a maggiori imposte dovute a dichiarazioni errate riguardanti costi inferiori o redditi superiori a quelli effettivamente sostenuti o realizzati, come specificato nella sentenza del Tribunale di Milano n. 12520/2016. In questi casi per non trovarsi impreparati e per evitare danni, è meglio rivolgersi ad un professionista esperto.

Quando rivolgersi ad un avvocato per causa commercialista

Quando un commercialista commette errori gravi o trascuratezze nelle sue mansioni professionali, potrebbe essere necessario intraprendere azioni legali per tutelare i propri interessi finanziari. A chi rivolgersi se il commercialista sbaglia? In situazioni in cui si ritiene che il commercialista abbia compromesso la correttezza dei calcoli fiscali o trascurato responsabilità fondamentali, è consigliabile consultare un avvocato specializzato in cause commerciali.

Se il commercialista sbaglia, è possibile rivolgersi a un avvocato per intraprendere un’azione legale contro di lui. La procedura generalmente inizia con l’invio di una lettera diffida al commercialista, esponendo in dettaglio gli errori commessi e richiedendo una correzione immediata. Nel caso in cui il commercialista non risponda adeguatamente, l’avvocato può procedere con un’azione legale, cercando un risarcimento per i danni subiti a causa degli errori professionali (leggete qui, invece, se volete attivare un’azione legale per risarcimento danni mala gestio amministratore condominio).

Quando si sospetta una negligenza da parte del commercialista, è prudente consultare un avvocato specializzato diritto commerciale e valutare l’opportunità di intraprendere un’azione legale per proteggere i propri interessi finanziari. Se anche voi avete subito danni per il cattivo operato del vostro commercialista, prendete contatti con lo Studio Legale Parente Bianculli & Associati. Qui opera il miglior avvocato esperto in diritto commerciale Roma.

Potrete fruire di una consulenza legale con il miglior studio legale diritto commerciale Roma recandovi in Viale delle Milizie 96 a Roma Prati. Per un appuntamento, chiamate al numero 06 3975 4846 oppure inviate una mail all’indirizzo [email protected]. La competenza e la professionalità del miglior avvocato specializzato in diritto  commerciale Roma vi guiderà alla risoluzione delle criticità sorte e valuterà le situazioni per cui diventa necessario avvocato per causa commercialista.

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