Avvocato esperto in saldo e stralcio (banche, immobili, Agenzia delle Entrate)

Avvocato esperto in saldo e stralcio (banche, immobili, Agenzia delle Entrate)

By Alessio Di Lella

Studio Legale a Roma
contatta subito gli Avvocati
Tel. 06.39754846

Quando si parla di pignoramenti ed esecuzioni forzate, si entra in un ambito particolarmente delicato del diritto civile e processuale. Il pignoramento è l’atto con cui il creditore, ottenuto un titolo esecutivo (ad esempio una sentenza o un decreto ingiuntivo), procede a vincolare i beni del debitore al fine di soddisfare il proprio credito. Si tratta di una procedura prevista dagli articoli 491 e seguenti del codice di procedura civile, che può riguardare beni mobili, immobili o crediti presso terzi (come il conto corrente). L’esecuzione forzata, invece, è l’intero complesso delle attività che conducono alla vendita o all’assegnazione del bene pignorato, con il successivo soddisfacimento del creditore.

Per il debitore, l’avvio di un pignoramento rappresenta spesso una situazione drammatica: il conto corrente può essere bloccato, lo stipendio o la pensione decurtati, l’immobile posto all’asta con un forte deprezzamento del valore. In questi casi, la tempestività è fondamentale. Molti si chiedono se sia possibile fermare l’esecuzione o se ci siano strumenti alternativi: la risposta è sì, purché ci si affidi a un avvocato esperto in diritto delle esecuzioni che sappia muoversi tra norme, tempi processuali e trattative con i creditori.

Le alternative alla vendita forzata: strumenti stragiudiziali

Non sempre il pignoramento deve sfociare in una vendita forzata. Spesso è possibile attivare strumenti stragiudiziali che consentono di ridurre o dilazionare il debito e di chiudere la vicenda senza passare per la perdita definitiva dei beni. Uno degli strumenti più utilizzati è il piano di rientro, un accordo in base al quale il debitore si impegna a restituire l’importo dovuto in maniera rateizzata, evitando così l’aggressione ai beni. Questo tipo di accordo è frequente nelle procedure bancarie e viene spesso negoziato con l’assistenza di un legale che tutela il debitore dalle clausole troppo gravose.

Altro strumento centrale è l’accordo a saldo e stralcio, disciplinato dai principi generali dell’autonomia contrattuale (art. 1322 c.c.) e della transazione (art. 1965 c.c.). Si tratta di una vera e propria trattativa in cui il creditore accetta di chiudere la posizione a fronte del pagamento immediato di una somma inferiore rispetto al debito complessivo. Chi cerca informazioni online digita spesso domande come: “Quanto proporre per saldo e stralcio?” o “Quanto prende un avvocato per un saldo e stralcio?”. La risposta non può essere unica, perché dipende dal valore del debito, dal grado di insolvenza, dal tipo di creditore (banca, finanziaria, Agenzia delle Entrate Riscossione) e dalla possibilità concreta di incassare. Un buon accordo può andare dal 20% al 50% dell’importo, ma è l’avvocato, valutata la situazione patrimoniale del debitore, a impostare la trattativa in modo strategico.

Un ulteriore strumento, meno noto ma molto utile, è l’accordo bonario di sospensione o rinuncia alla procedura esecutiva, che può essere raggiunto prima o durante il processo. Questo consente al debitore di guadagnare tempo prezioso, magari per riorganizzare il patrimonio o reperire liquidità da terzi.

Saldo e stralcio e vendite contestuali: due strumenti chiave di difesa

Il saldo e stralcio rappresenta senza dubbio la forma più efficace di composizione stragiudiziale. Molti si chiedono: “Che cos’è un accordo transattivo a saldo e stralcio?” o “Come funziona un saldo e stralcio immobiliare?”. Si tratta di un accordo scritto con cui il debitore versa una somma concordata, inferiore al debito complessivo, ottenendo l’estinzione definitiva di ogni pretesa da parte del creditore. Questo strumento è particolarmente diffuso nei rapporti con banche e società finanziarie, ma anche con l’Agenzia delle Entrate Riscossione, che talvolta accetta transazioni agevolate.

L’avvocato svolge qui un ruolo fondamentale, perché senza una corretta formalizzazione l’accordo rischia di essere invalido o contestabile.

Altra possibilità, spesso poco conosciuta dai debitori, è la vendita contestuale. Prevista dall’art. 591-bis c.p.c., consente al debitore di vendere direttamente il bene pignorato, con l’autorizzazione del giudice e il consenso del creditore, ottenendo così un prezzo di mercato più alto rispetto alla vendita forzata. È una strategia molto utile in caso di immobili pignorati, perché evita il deprezzamento tipico delle aste giudiziarie. In pratica, il debitore individua un acquirente, si procede al rogito notarile con l’intervento del custode o del delegato alla vendita, e il ricavato viene utilizzato per soddisfare i creditori. Anche qui, l’assistenza legale è indispensabile per non incorrere in nullità e per gestire correttamente il rapporto con il giudice dell’esecuzione.

Perché affidarsi a un avvocato esperto in esecuzioni e debiti

Spesso, chi cerca informazioni sul web digita domande come: “Quale avvocato si occupa di debiti?”, “Quanto costa un avvocato per un saldo e stralcio?” o “Quanto costa un avvocato per cartelle esattoriali?”. La verità è che non esiste un tariffario unico, perché ogni situazione è diversa. Alcuni studi legali richiedono una percentuale sul risparmio ottenuto, altri stabiliscono un compenso fisso in base alla complessità del caso. È comunque importante chiarire subito le spese legali, perché la trasparenza è parte integrante del rapporto fiduciario con il cliente.

Un avvocato esperto in diritto delle esecuzioni e delle procedure stragiudiziali non si limita a “trattare con le banche”: analizza la situazione patrimoniale del cliente, valuta la possibilità di bloccare o sospendere il pignoramento, imposta la strategia migliore tra piano di rientro, saldo e stralcio o vendita contestuale. Inoltre, conosce i tempi processuali e sa come sfruttarli a vantaggio del debitore, evitando che la situazione precipiti. Ciò che per il cliente appare come una strada senza uscita, per il professionista può invece rivelarsi un’opportunità di ristrutturare il debito in maniera sostenibile.

Soluzioni concrete per uscire dall’incubo dei debiti

Affrontare un pignoramento o un’esecuzione forzata non significa rassegnarsi alla perdita di tutti i propri beni. Esistono soluzioni concrete, che vanno dal piano di rientro al saldo e stralcio, fino alla vendita contestuale dell’immobile. Ciò che fa davvero la differenza è la tempestività con cui ci si muove e la qualità dell’assistenza legale.

Un avvocato esperto può trasformare una situazione di crisi in un percorso di uscita sostenibile, riducendo i debiti, proteggendo i beni e restituendo serenità alla vita familiare. Per questo, chi si trova in difficoltà non dovrebbe attendere l’asta o il pignoramento definitivo, ma rivolgersi subito a un professionista in grado di trattare con i creditori e predisporre accordi sicuri e vantaggiosi.

Il nostro studio si occupa da anni di pignoramenti, esecuzioni forzate e soluzioni stragiudiziali. Analizziamo ogni posizione debitoria con attenzione, proponiamo strategie personalizzate e seguiamo passo dopo passo i nostri clienti nella trattativa con banche, finanziarie e Agenzia delle Entrate Riscossione. Se ti trovi in questa situazione, contattaci per una prima consulenza: insieme possiamo valutare quale strada percorrere tra saldo e stralcio, piani di rientro e vendite contestuali, trasformando un problema complesso in una soluzione concreta.

Avvocato per saldo e stralcio (pignoramenti, Agenzia delle Entrate, banche, immobiliare) – 7 domande frequenti che ti potrebbero interessare:

1. Quanto costa un avvocato per un saldo e stralcio?
Il costo dipende dal valore del debito e dalla complessità della trattativa. Alcuni studi legali applicano un compenso fisso, altri una percentuale sul risparmio ottenuto. In media, l’onorario può variare da poche centinaia fino a qualche migliaio di euro.

2. Quanto proporre per un saldo e stralcio?
Non esiste una cifra prestabilita: la proposta dipende dalla disponibilità economica del debitore e dalla convenienza del creditore a chiudere rapidamente la pratica. Generalmente si offre tra il 20% e il 50% del debito complessivo.

3. Che cos’è un accordo transattivo a saldo e stralcio?
È un accordo scritto tra debitore e creditore, con il quale quest’ultimo accetta il pagamento di una somma ridotta, estinguendo così il debito in via definitiva. L’accordo deve essere formalizzato correttamente per evitare contestazioni.

4. Quale avvocato si occupa di debiti?
Un avvocato specializzato in diritto civile ed esecuzioni forzate, con esperienza nelle trattative stragiudiziali, è la figura giusta per gestire pignoramenti, piani di rientro e saldo e stralcio.

5. Quanto costa un avvocato per cartelle esattoriali?
I costi variano in base alla tipologia di azione: ricorso contro l’Agenzia delle Entrate Riscossione, trattativa di saldo e stralcio o piano di rateizzazione. È consigliabile richiedere un preventivo personalizzato.

6. Come funziona un saldo e stralcio immobiliare?
Il debitore può proporre al creditore il pagamento di una somma ridotta derivante dalla vendita del proprio immobile. In alcuni casi, si ricorre alla vendita contestuale ex art. 591-bis c.p.c., che permette di ottenere un prezzo migliore rispetto all’asta.

7. Quali sono le spese legali per un saldo e stralcio?
Oltre al compenso dell’avvocato, possono esserci costi notarili, eventuali spese di registrazione e tasse collegate alla formalizzazione dell’accordo. Tutti questi elementi vanno valutati nel complesso della trattativa.

Studio Legale a Roma
contatta subito gli Avvocati
Tel. 06.39754846

Studio Legale Roma
Richiedi informazioni compilando il nostro form oppure chiama

+39 06 3975 4846