Diritto edilizio: in quali casi è possibile fare causa al costruttore?
Novembre 22, 2023
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Purtroppo può capitare di comprare una casa nuova, direttamente dal costruttore, ma fare subito i conti con difetti e malfunzionamenti dell’immobile. In questi casi, è possibile fare causa al costruttore? In via generali, gli immobili nuovi hanno una garanzia fino a 10 anni dal giorno in cui viene stipulato il rogito. Bisogna considerare, però, che le richieste di danni e riparazioni verso le imprese edili portano sempre ad iter piuttosto lunghi e complessi. In base a quanto stabilito dal codice civile, “l’acquisto di un bene immobile è coperto da garanzia decennale per vizio del suolo o per difetto della costruzione, evidente pericolo di rovina o gravi difetti (art. 1669 c.c.)“.
Quando è possibile fare causa al costruttore
Per potersi avvalere della responsabilità di cui all’art. 1669 del c.c. e fare causa al costruttore, sono necessari alcuni requisiti, tra cui l’esistenza di un bene immobile destinato a lunga durata. In più, la rovina dell’opera deve essere già avvenuta. Quest’ultima può essere di due tipologie: totale o parziale. Si definisce totale, nel caso di:
- disgregazione delle parti dell’immobile che ne formano la struttura necessaria alla sua stabilità;
- compromissione degli elementi essenziali dell’opera, tale da influire negativamente sulla durata e sulla solidità della stessa.
Si denisce parziale, invece, nei seguenti casi:
- se è relativa ad alcune strutture dell’opera ritenute indispensabili per la sua stabilità e/o utilizzazione;
- presenta un attuale pericolo di rovina nell’immediato futuro: l’opera rivela alterazioni, che possono essere rilevabili da un esperto, tali da determinare la rovina della stessa entro un periodo di tempo determinato;
- esistenza di gravi difetti della costruzione che pregiudichino la caratteristica della “lunga durata”.
Per un approfondimento maggiore e saperne di più su quali siano i casi per fare causa al costruttore, leggete un nostro contributo, reperibile a questo link.
Termini di prescrizione e decadenza per il diritto all’azione di risarcimento danni
L’art. 1669 c.c., inoltre, prescrive nei confronti del committente e dei suoi aventi causa tre termini collegati tra loro, il cui mancato rispetto farà venire meno il diritto all’azione di risarcimento del danno. I tre termini sono i seguenti:
- la rovina dell’immobile o la manifestazione dei difetti, come già anticipato, devono avvenire entro 10 anni dal compimento dell’opera o dalla stipula del rogito. Secondo la giurisprudenza, questo termine decorre dal giorno di accettazione dell’opera da parte del committente;
- la denuncia dei vizi o difetti deve avvenire entro un anno dalla loro scoperta, ovvero da quando il committente è venuto a conoscenza della reale consistenza dei difetti e della loro causa. Nei casi in cui sia necessario esperire una perizia, il termine decorre dal momento in cui si è un possesso della relazione da parte del consulente tecnico;
- l’azione diretta a far valere la responsabilità dell’appaltatore e degli altri legittimati passivi si prescrive dopo un anno dalla denuncia dei vizi o dei difetti.
Fare causa al costruttore, contattate un avvocato specializzato in diritto edilizio
Rivolgersi a un avvocato esperto in edilizia è di fondamentale importanza quando si decide di intraprendere azioni legali contro un costruttore. La complessità delle questioni legate al settore edilizio richiede competenze specifiche, nonché una profonda comprensione delle leggi e normative vigenti. Un avvocato specializzato in edilizia possiede la conoscenza necessaria per affrontare le sfide giuridiche connesse a controversie in ambito edilizio.
Pertanto, un avvocato per cause ristrutturazioni sarà in grado di valutare attentamente la documentazione contrattuale, i piani di costruzione e tutti gli elementi correlati al progetto edilizio. Questa analisi approfondita è cruciale per identificare eventuali violazioni contrattuali o difetti strutturali che potrebbero costituire le basi per un’azione legale.
Inoltre, un avvocato esperto in edilizia privata può guidare il cliente attraverso i passaggi procedurali e le tempistiche specifiche del sistema legale in materia edilizia. La sua esperienza gli consente di proporre strategie legali adeguate e di fornire consigli pratici su come affrontare la controversia in modo efficace.
Nel contesto delle cause contro costruttori, un avvocato competente può negoziare con la controparte per raggiungere un accordo extragiudiziale, cercando di risolvere la questione in modo rapido ed efficiente. Nel caso in cui la controversia debba essere portata in tribunale, l’avvocato sarà in grado di rappresentare il cliente, presentando prove e argomenti legali in modo persuasivo.
In sintesi, affidarsi a un avvocato specializzato in diritto edilizio è essenziale per garantire che i diritti del cliente siano difesi in modo adeguato e che la controversia sia gestita con competenza e conoscenza delle leggi specifiche del settore edilizio.
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