Chiedere i danni all’estetista che ha causato un danno estetico

Nel corso degli anni, i trattamenti estetici sono diventati parte integrante della vita quotidiana per molte persone, contribuendo al miglioramento del benessere e dell’aspetto fisico. Tuttavia, non sempre i risultati sono quelli desiderati, e in alcuni casi, il trattamento non solo non migliora l’aspetto, ma può addirittura danneggiare la pelle o l’estetica del paziente. Se ti sei trovato nella situazione in cui l’estetista ti ha causato un danno estetico, come ad esempio un’irritazione permanente, cicatrici o altri effetti indesiderati, potresti avere il diritto di chiedere il risarcimento dei danni subiti.

Danno estetico: cos’è e come si manifesta

Il danno estetico è il danno che influisce negativamente sull’aspetto fisico di una persona, con conseguenti disagi psicologici e sociali. Esso può manifestarsi in vari modi: cicatrici, lesioni cutanee, alterazioni del colore della pelle, irritazioni o danni a lungo termine causati da trattamenti non corretti. Ad esempio, se un trattamento di pulizia del viso provoca rossore e gonfiore, ovvero un’infiammazione eccessiva della pelle, con effetti che non si risolvono nel tempo, potrebbe configurarsi un danno estetico. Questo tipo di danno, spesso legato a una negligenza o a una procedura non eseguita correttamente, è un motivo legittimo per chiedere il risarcimento.

Quando si parla di danno estetico, si fa riferimento non solo agli effetti fisici, ma anche alla necessità di risarcire il danno morale subito dalla vittima. Infatti, il danno estetico, che coinvolge l’aspetto fisico della persona, spesso ha anche forti implicazioni psicologiche. La Corte di Cassazione, nelle sue numerose sentenze, ha ribadito che la lesione dell’aspetto fisico di una persona costituisce una violazione dei suoi diritti, che deve essere risarcita.

La Cassazione ha sottolineato che il danno estetico non si limita a un mero danno patrimoniale, ma include anche il danno non patrimoniale, legato all’impatto psicologico subito dal danneggiato.

Un caso di cronaca che ha suscitato particolare interesse è quello di una paziente che, dopo un trattamento estetico, ha subito una grave reazione allergica a causa dell’uso di un prodotto non adeguato. In questo caso, il Tribunale ha riconosciuto la responsabilità dell’estetista per non aver effettuato il test allergico preventivo, condannandola al risarcimento del danno estetico subito dalla paziente, nonché dei danni morali legati al trauma psicologico.

Quando l’estetista è responsabile?

Molti si chiedono se sia possibile agire contro l’estetista in caso di danni estetici. La risposta è sì, ma la responsabilità dell’estetista dipende dal tipo di errore commesso. Se un trattamento viene eseguito senza rispettare gli standard professionali o se viene utilizzato un prodotto inadeguato, si può configurare una vera e propria responsabilità civile da parte del professionista. La legge italiana stabilisce che chi esercita una professione deve rispettare il principio della diligenza professionale. In sostanza, l’estetista deve utilizzare la stessa attenzione e cura che sarebbe ragionevole aspettarsi da un professionista esperto, per evitare danni ai propri clienti.

La responsabilità si configura anche se il trattamento non viene eseguito in modo adeguato o se l’estetista non ha richiesto il necessario consenso informato, informando adeguatamente il cliente sui rischi del trattamento.

L’assenza di informazione, come nel caso di trattamenti aggressivi o l’uso di cosmetici non idonei al tipo di pelle del cliente, può essere considerata una negligenza grave.

Come chiedere il risarcimento da danno estetico?

Se sei vittima di un danno estetico causato da un trattamento non adeguato, puoi chiedere il risarcimento dei danni, la responsabilità civile è regolata principalmente dagli articoli 2043 e seguenti del Codice Civile

• Documentare il danno subito

È fondamentale raccogliere prove del danno estetico subito. Questo può includere fotografie che mostrano la condizione della pelle o dei segni lasciati dal trattamento, oltre a eventuali referti medici che attestano la gravità del danno. Il parere di un dermatologo o di un altro medico specialista sarà essenziale per valutare la natura del danno e le possibili conseguenze future.

• Richiedere assistenza legale

Un avvocato esperto in responsabilità civile e risarcimento danni sarà in grado di guidarti nel processo. L’avvocato esaminerà la documentazione e valuterà la possibilità di avviare una causa legale per ottenere il risarcimento. La legge prevede che chi ha subito un danno estetico abbia diritto ad essere risarcito non solo per i danni fisici, ma anche per i danni morali, ossia l’impatto psicologico causato dal danno estetico.

• Tentare una risoluzione stragiudiziale

Prima di avviare un’azione legale, è spesso utile cercare di risolvere la situazione in modo amichevole. Un avvocato può aiutarti a negoziare con l’estetista o con il centro estetico coinvolto, al fine di ottenere un risarcimento senza dover ricorrere al tribunale. In alcuni casi, è possibile ottenere un risarcimento per danni estetici anche senza dover procedere legalmente.

• Avviare un procedimento legale

Se la risoluzione amichevole non porta a un risultato soddisfacente, l’avvocato potrà procedere con la causa legale, chiedendo il risarcimento dei danni. Se il tribunale accerta che l’estetista ha commesso un errore professionale, il danno subito potrà essere risarcito in modo adeguato.

Note conclusive

Se hai subito un danno estetico a causa di un trattamento errato da parte di un’estetista, hai il diritto di chiedere il risarcimento dei danni subiti. È importante documentare accuratamente la situazione, consultare un medico e, se necessario, intraprendere un’azione legale. Un avvocato esperto può guidarti nel processo di richiesta di risarcimento, aiutandoti a ottenere giustizia per il danno subito. Se l’estetista ti ha rovinato il viso, ricorda che non sei senza diritti: esistono soluzioni legali per far valere le tue ragioni.

FARE CAUSA ALL’ESTETISTA: 5 DOMANDE FREQUENTI CHE TI POTREBBERO INTERESSARE

1. Perché è importante avviare un’azione legale in caso di danno estetico?
   Avviare un’azione legale consente di ottenere il risarcimento dei danni fisici, morali e psicologici subiti a causa di un trattamento estetico errato. Inoltre, intraprendere questo percorso tutela i propri diritti e può contribuire a prevenire situazioni simili per altri clienti.
2. È necessario coinvolgere un avvocato per richiedere il risarcimento?
   Sì, un avvocato esperto in responsabilità civile è fondamentale per gestire il processo in modo efficace. Può aiutarti a raccogliere la documentazione necessaria, a negoziare una risoluzione stragiudiziale e, se necessario, a portare il caso in tribunale per ottenere giustizia.
3. Quanto tempo ho per intraprendere un’azione legale per danno estetico?
   In generale, il termine per richiedere il risarcimento è di 5 anni dal momento in cui si manifesta il danno, come previsto dall’articolo 2947 del Codice Civile. Tuttavia, è consigliabile agire il prima possibile per evitare la perdita di prove cruciali.
4. È possibile risolvere la questione senza ricorrere al tribunale?
   Sì, spesso è possibile risolvere il caso in via stragiudiziale, negoziando direttamente con l’estetista o con il centro estetico. Questo approccio, supportato da un legale, può essere più rapido e meno oneroso rispetto a una causa giudiziaria.
5. Cosa rischio se non avvio un’azione legale?
   Se non agisci, rischi di perdere il diritto al risarcimento e di dover affrontare da solo le conseguenze fisiche, psicologiche ed economiche del danno subito. Inoltre, potresti non contribuire a far emergere comportamenti professionali negligenti, mettendo a rischio altri consumatori.