Quando e come utilizzare la dichiarazione sostitutiva di atto notorio per successione senza testamento
Settembre 13, 2024
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L’atto notorio per successione è un documento fondamentale che attesta la qualità di erede legittimo e viene utilizzato per dimostrare determinati fatti rilevanti, come l’apertura della successione o la divisione del patrimonio del defunto. In particolare, è necessario quando si deve procedere allo svincolo di somme custodite in banca o per l’ottenimento di beni ereditari. Il D.P.R. n. 445/2000, che regola la documentazione amministrativa, rappresenta la normativa di riferimento per questo tipo di atto, mentre l’art. 47 dello stesso decreto disciplina i contenuti e le modalità di redazione.
L’atto notorio diventa indispensabile quando si tratta di successione testamentaria o in assenza di testamento (successione legittima), dove gli eredi devono dimostrare la loro posizione per procedere alle pratiche di successione e recuperare i beni del defunto. È essenziale rivolgersi a un avvocato per verificare i passaggi necessari e evitare errori, soprattutto nei casi di successioni complesse.
Dove si Redige un Atto Notorio per Successione: Comune, Tribunale o Banca?
L’atto notorio per successione può essere redatto davanti a diversi organi pubblici, tra cui il Comune, il Tribunale o un notaio. A Roma, ad esempio, è possibile rivolgersi agli uffici del Comune per la sua redazione, in alternativa, ci si può rivolgere alla cancelleria del Tribunale competente. La normativa vigente consente anche la redazione presso un notaio, con la differenza che i costi per il servizio notarile sono solitamente più elevati rispetto a quelli in Tribunale. Tuttavia, la scelta dell’ufficio presso il quale redigere l’atto dipende spesso dalle necessità e dalla disponibilità economica degli eredi.
In alcuni casi, come per lo svincolo delle somme bancarie, le banche richiedono l’atto notorio per successione come garanzia per evitare possibili contestazioni da altri eredi. La banca di solito richiede la presenza di testimoni e la presentazione di specifici documenti, tra cui il certificato di morte e un documento d’identità degli eredi.
Come si Fa un Atto Notorio per Successione: Procedura e Documenti Necessari
La procedura per redigere un atto notorio per successione segue regole precise stabilite dalla normativa italiana. Gli eredi devono recarsi presso l’ufficio competente (Comune, Tribunale o notaio), muniti di una serie di documenti indispensabili: il certificato di morte del defunto, i documenti d’identità degli eredi, il codice fiscale del defunto e, se esistente, una copia del testamento. Inoltre, è obbligatoria la presenza di due testimoni maggiorenni, non legati da vincoli di parentela con gli eredi, che giurino di conoscere i fatti dichiarati.
In alcuni casi, è possibile utilizzare la dichiarazione sostitutiva di atto notorio, regolata dall’art. 47 del D.P.R. n. 445/2000, che consente di autocertificare stati, qualità personali e fatti notoriamente conosciuti. Tuttavia, questa forma semplificata non sempre è accettata dalle banche, soprattutto per somme rilevanti.
Costo dell’Atto Notorio per Successione: Tribunale, Notaio e Alternative
Il costo per la redazione di un atto notorio per successione varia in base all’ufficio prescelto. Se l’atto viene redatto presso il Tribunale, i costi sono limitati all’acquisto delle marche da bollo necessarie. In media, si tratta di due marche da €16 ciascuna, ma la cifra può aumentare in caso di richiesta urgente o di copie aggiuntive dell’atto. Se invece l’atto viene redatto da un notaio, il costo può essere più elevato, dipendendo dalla parcella del professionista. Tuttavia, la via notarile può risultare più rapida e conveniente in termini di gestione, specialmente per successioni complesse.
Un’alternativa all’atto notorio, per importi di modesta entità, è la dichiarazione sostitutiva di atto notorio, che in molti casi non prevede alcun costo o marche da bollo se utilizzata nei confronti di amministrazioni pubbliche.
Dichiarazione Sostitutiva di Atto Notorio per Successione Senza Testamento: Quando Utilizzarla
La dichiarazione sostitutiva di atto notorio è una soluzione prevista dal D.P.R. n. 445/2000, che consente di autocertificare determinati fatti o qualità personali senza dover ricorrere all’atto notarile tradizionale. Questa modalità si rivela particolarmente utile quando ci si trova in situazioni di successione senza testamento, ossia nei casi di successione legittima in cui gli eredi vengono determinati dalla legge. In tali circostanze, è spesso possibile utilizzare la dichiarazione sostitutiva per attestare la propria qualità di erede, evitando così la necessità di un atto notorio formale redatto di fronte a un pubblico ufficiale. Tuttavia, è fondamentale tenere conto di alcune limitazioni legali e pratiche, nonché delle esigenze specifiche degli enti coinvolti, come banche o uffici postali.
Nel contesto delle successioni senza testamento, la dichiarazione sostitutiva si presenta come uno strumento agevole e veloce per semplificare le procedure, soprattutto per patrimoni di modesta entità o quando gli eredi sono chiaramente identificabili e non vi sono dispute sulla divisione del patrimonio.
Gli eredi, in questi casi, possono dichiarare direttamente agli enti coinvolti (ad esempio, la banca dove erano depositati i conti del defunto) la loro qualità di eredi legittimi, accompagnando la dichiarazione con altri documenti fondamentali come il certificato di morte e i documenti d’identità. Questa procedura consente di evitare passaggi più complessi e onerosi, come la richiesta di un atto notorio redatto da un notaio o presso un tribunale, che sarebbe necessario in caso di contestazioni o per patrimoni più consistenti.
Tuttavia, non tutte le istituzioni accettano la dichiarazione sostitutiva di atto notorio come valido sostituto dell’atto notarile. In particolare, le banche e gli uffici postali possono preferire un atto notorio formale nei casi in cui le somme ereditate siano rilevanti o quando si teme che possano sorgere contestazioni tra gli eredi. Questo perché l’atto notorio redatto da un pubblico ufficiale offre maggiori garanzie in termini di autenticità e legalità, soprattutto in caso di contestazioni future. Di conseguenza, è sempre consigliabile verificare in anticipo con la banca o con l’istituzione coinvolta se la dichiarazione sostitutiva sia sufficiente per le pratiche di successione o se sia necessario ricorrere a un atto notorio formale.
Infine, è importante sottolineare che la dichiarazione sostitutiva di atto notorio può essere utilizzata anche per altre situazioni legate alla successione, come la richiesta di esenzioni fiscali o agevolazioni, ma resta vincolata alla veridicità delle dichiarazioni rese. Dichiarazioni mendaci o inesatte possono portare a gravi conseguenze legali, tra cui la decadenza dai benefici acquisiti e sanzioni penali. Per questo motivo, prima di procedere con una dichiarazione sostitutiva per una successione senza testamento, è consigliabile farsi assistere da un avvocato esperto in materia di successioni per garantire che la procedura venga gestita correttamente e nel rispetto della legge.