Quando serve l’avvocato per partecipare alle aste immobiliari

Per rientrare di un debito, un creditore può chiedere il pignoramento di un determinato bene attraverso la procedura di recupero crediti giudiziale. Nel caso di un bene immobile, il giudice esecutivo può decidere di metterlo all’asta e la cifra maturata verrà utilizzata per estinguere, in parte o totalmente, il debito stesso. Ma quando serve l’avvocato per partecipare alle aste immobiliari? Scopriamolo insieme!

Come funzionano le aste immobiliari

Il settore delle aste giudiziarie viene considerato un mercato molto appetibile, soprattutto per gli affari che possono nascere. A differenza della classica compravendita, che avviene tra privati, le aste giudiziarie immobiliari offrono meno garanzie all’acquirente, poiché non è presente la figura del notaio. L’immobile, pertanto, viene venduto in stato che è definito “di fatto e di diritto”.

Nel caso in cui dovessero presentarsi eventuali irregolarità, la responsabilità non ricadrà sul tribunale che lo ha ceduto, ma sull’acquirente. Quest’ultimo sarà chiamato a gestire tutte le conseguenze del caso. Questo è un rischio che deve essere preso sempre in considerazione, nel momento in cui si decide di partecipare ad un’asta giudiziaria immobiliare.

Rischio che si palesa anche a fronte del prezzo di acquisto che, per forza di cose, sarà senz’altro molto interessante. Possiamo quindi dire che le aste giudiziarie immobiliari sono sia un’opportunità, che un rischio. Per questo, diventa molto importante avvalersi dell’esperienza di un avvocato specializzato in aste immobiliari.

Quando serve l’avvocato per partecipare alle aste immobiliari

Partecipare ad un’asta immobiliare, non è semplice. Decidere di richiedere l’assistenza di un avvocato specializzato in diritto immobiliare, può rivelarsi una mossa piuttosto preziosa, soprattutto per due motivi. Il primo è per evitare problemi spiacevoli ed il secondo per perseguire una strategia vincente. L’esperienza maturata dagli avvocati specializzati in aste immobiliari consente di apprendere i meccanismi con i quali è possibile portare avanti una trattativa e di conoscere le normative vigenti relative al versamento della cauzione, domanda di partecipazione, ecc.

Non tutti sanno, inoltre, che il compenso spettante agli avvocati è inserito in specifiche tariffe ministeriali. Si tratta del Decreto Ministeriale 227 del 15/10/2015. Questa legge va a regolamentare questi compensi e sono incluse anche le diverse operazioni che vengono svolte dal legale. Questo decreto prevede quattro fasi distinte, tra cui:

• l’attività preliminare;
• l’assegnazione dell’asta;
• il trasferimento di proprietà;
• la distribuzione.

Durante la prima fase viene conferito l’incarico all’avvocato, che avrà il compito di valutare la documentazione. Nella seconda e terza fase, invece, si affrontano le pratiche annesse alla vendita e all’espletamento delle attività legate al passaggio di proprietà. Nell’ultima fase, infine, è prevista la ripartizione della somma derivata dalla vendita dell’immobile.

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