Come fare per denunciare un geometra
Novembre 9, 2024
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Quando un geometra commette un errore tecnico o di progettazione che provoca danni economici, è legittimo domandarsi: “Se sbaglia un geometra, chi paga?” In queste situazioni, il quadro normativo italiano prevede obblighi precisi a carico dei professionisti tecnici, inclusa la responsabilità civile per i danni derivanti da errori professionali. In questo articolo, esamineremo come procedere in caso di errore da parte del geometra, quali sono le basi legali per una denuncia e le possibilità di ottenere il risarcimento dei danni subiti.
La figura del geometra
Il geometra è un professionista tecnico che ha specifiche competenze in materia di edilizia, urbanistica e progettazione. Nell’esercizio delle sue funzioni, è tenuto a rispettare determinati standard professionali e a svolgere la propria attività con perizia, diligenza e competenza. La legge prevede che, in caso di errore o negligenza che comporti danni a terzi, il geometra sia chiamato a rispondere con il proprio patrimonio o tramite la copertura assicurativa obbligatoria di cui deve essere dotato.
Il sistema di responsabilità anche per i geometri è disciplinato principalmente dagli articoli del Codice Civile che regolano la responsabilità contrattuale e professionale. In questi casi, se il geometra commette un errore che comporta danni al cliente o a terzi (ad esempio, un errore nei calcoli strutturali che rende necessario rifare parte dell’opera), può essere ritenuto responsabile per i costi di riparazione e per i danni conseguenti. La sua polizza di responsabilità civile professionale, obbligatoria per legge, dovrebbe coprire queste spese, proteggendo il cliente o i terzi danneggiati.
Responsabilità professionale del geometra e normativa di riferimento
Il geometra esercita una professione regolata dalla legge e, in quanto tale, è tenuto a rispettare gli standard di diligenza e competenza professionale previsti dal Codice Civile. In particolare, l’art. 1176, comma 2, del Codice Civile stabilisce che, nel caso di attività professionali, la diligenza richiesta deve essere quella del “buon professionista”, cioè uno standard di diligenza qualificato, proporzionato alla natura dell’attività svolta. Questo implica che un geometra che commette un errore tecnico possa essere chiamato a rispondere dei danni in base alla responsabilità contrattuale (art. 1218 c.c.) o extracontrattuale (art. 2043 c.c.) qualora il danno derivi da negligenza, imperizia o imprudenza.
In aggiunta, il D.P.R. 7 agosto 2012, n. 137 impone a tutti i professionisti iscritti agli ordini, tra cui i geometri, di stipulare una polizza assicurativa per la responsabilità civile professionale. Questa assicurazione copre i danni causati a terzi nello svolgimento della propria attività. Qualora il geometra, nell’esecuzione del suo incarico, causi un danno risarcibile, la compagnia assicurativa interviene entro i limiti previsti dal contratto di polizza, offrendo una tutela al cliente danneggiato.
Ma quindi, chi paga se sbaglia il geometra?
In caso di errore riconosciuto, sarà il geometra a dover risarcire il danno. Qualora il professionista disponga di una polizza assicurativa per responsabilità civile, come richiesto dalla normativa, la copertura assicurativa interverrà a favore del cliente per risarcire il danno causato, entro i massimali previsti dal contratto. Se il danno supera il massimale della polizza, il geometra sarà tenuto a rispondere personalmente per l’importo eccedente.
La polizza rappresenta quindi una garanzia fondamentale per chi subisce danni a causa di errori professionali e consente di coprire economicamente l’entità del danno. Tuttavia, è essenziale verificare i termini e i limiti della copertura, poiché alcune polizze potrebbero prevedere esclusioni specifiche o limitazioni, ad esempio per danni derivanti da dolo o grave negligenza.
Le strade per riparare al danno causato dalla negligenza del geometra
Se ritieni di aver subito un danno a causa di un errore del geometra, è possibile agire in diversi modi per ottenere il giusto risarcimento:
- Tentativo di conciliazione: la via preferibile in prima battuta è quella dell’accordo stragiudiziale, e consiste nell’avviare una trattativa stragiudiziale con il professionista, possibilmente tramite un legale. In molti casi, il geometra e il cliente possono trovare un accordo che comprenda il risarcimento del danno subito, evitando così il contenzioso.
- Reclamo all’Ordine dei Geometri: se la conciliazione non sortisce effetti, si può presentare un reclamo all’Ordine dei Geometri della provincia di appartenenza del professionista. L’Ordine ha il compito di vigilare sulla condotta deontologica degli iscritti e può adottare sanzioni disciplinari nei confronti del geometra che abbia violato le regole professionali.
- Infine, c’è l’azione legale per risarcimento danni: se il reclamo non risolve la questione, è possibile avviare una causa civile nei confronti del geometra, chiedendo il risarcimento danni. In sede civile, il cliente dovrà dimostrare, tramite prove e perizie, che il danno subito è stato causato da un errore professionale del geometra, e che tale errore configura una responsabilità in base agli articoli 1218 o 2043 del Codice Civile.
La valutazione preliminare del danno e della responsabilità
Prima di procedere con una denuncia formale o con un’azione legale contro un geometra, è indispensabile avere una chiara comprensione della situazione. Un avvocato può aiutare il cliente a effettuare una valutazione preliminare dei danni subiti, stabilendo se essi siano effettivamente imputabili a errori, negligenza o imperizia del geometra. Questo processo richiede spesso il supporto di consulenti tecnici di parte che, sotto la supervisione del legale, possono esaminare il lavoro svolto dal geometra e rilevare eventuali errori professionali. Grazie a questa verifica, il cliente ha un quadro più chiaro del danno e della possibilità di successo della causa.
L’avvocato può inoltre valutare se esistono irregolarità che configurano una responsabilità extracontrattuale del geometra, oppure se vi siano violazioni contrattuali in merito agli obblighi assunti nel contratto di incarico. Tale distinzione è importante, poiché in base alla tipologia di responsabilità si applicano regole e procedure differenti che incidono anche sul tipo di risarcimento richiedibile. Qualora non sia possibile raggiungere un accordo in via stragiudiziale, l’avvocato procederà con l’azione legale vera e propria, depositando il ricorso in tribunale. Questa fase richiede una conoscenza approfondita delle norme in materia di responsabilità professionale e della giurisprudenza specifica applicabile ai casi di errore professionale del geometra.
Un avvocato esperto sarà in grado di individuare le argomentazioni giuridiche più forti e di utilizzare la documentazione tecnica raccolta per dimostrare la fondatezza della richiesta di risarcimento.
Nel contesto di una causa per danni, è spesso necessario nominare un consulente tecnico d’ufficio (CTU), che venga designato dal giudice e possa fornire una valutazione oggettiva dell’operato del geometra. L’avvocato coordina questa fase, garantendo che le questioni tecniche siano presentate correttamente e che il CTU possa apprezzare tutti gli elementi rilevanti per il caso. Un supporto tecnico solido, unito alla strategia legale, aumenta sensibilmente le possibilità di ottenere un esito favorevole.
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Denunciare un geometra: 6 domande frequenti che potrebbero interessarti
1. Se un geometra commette un errore, chi è tenuto a pagare i danni?
In caso di errore del geometra che causi danni economici, la responsabilità di coprire i costi ricade sul professionista. Se possiede una polizza di responsabilità civile professionale, come previsto dalla normativa, la compagnia assicurativa interviene entro i massimali della polizza, coprendo i danni subiti dal cliente. Eventuali costi superiori al massimale sono a carico del geometra.
2. Cosa succede se la polizza assicurativa del geometra non copre il danno?
Se il danno causato supera il massimale della polizza, il geometra è personalmente responsabile per l’importo eccedente. È quindi essenziale che il cliente verifichi i termini della polizza per assicurarsi che la copertura sia adeguata alla portata dell’incarico affidato.
3. Quali sono le basi legali per richiedere il risarcimento al geometra?
La responsabilità del geometra è regolata dal Codice Civile: l’articolo 1218 per la responsabilità contrattuale e l’articolo 2043 per quella extracontrattuale. Se il danno è dovuto a negligenza, imperizia o imprudenza del geometra, il cliente può richiedere il risarcimento per i costi di riparazione e i danni subiti.
4. Quali passi posso seguire se voglio fare reclamo contro un geometra?
È consigliabile prima tentare una conciliazione stragiudiziale, possibilmente assistito da un legale. Se questo non porta a un accordo, è possibile presentare un reclamo all’Ordine dei Geometri. Infine, qualora sia necessario, è possibile avviare una causa civile per il risarcimento.
4. Che ruolo ha l’Ordine dei Geometri in caso di errore del professionista?
L’Ordine dei Geometri vigila sulla condotta deontologica degli iscritti e può adottare sanzioni disciplinari nei confronti di chi viola gli standard professionali. Tuttavia, l’Ordine non può imporre risarcimenti; questi possono essere ottenuti solo attraverso un accordo stragiudiziale o una causa civile.
6. Per avviare una causa civile contro un geometra, cosa devo dimostrare?
È necessario dimostrare che il danno subito è stato causato da un errore del geometra e che tale errore configura una responsabilità in base agli articoli del Codice Civile. Questo richiede spesso una perizia tecnica per valutare la negligenza o l’imperizia del professionista e un supporto legale per coordinare la fase processuale.