Avvocato per Affidamento Figli
Aprile 27, 2023
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Analisi Giuridica dell’affidamento dei figli
La separazione consensuale, disciplinata in senso sostanziale dall’art. 158 del codice civile e dall’art. 711 del codice di procedura civile rispetto alla procedura giudiziale e/o stragiudiziale, è uno dei modi in cui una coppia può decidere di interrompere la propria unione. La legge disciplina i rapporti tra i coniugi e i figli anche in caso di separazione conciliativa. In particolare, l’affidamento dei figli è una delle principali questioni che si pongono in questo contesto. La legge prevede che, quando ci siano figli minori all’interno del nucleo familiare, la loro tutela sia garantita.
Negli ultimi anni, l’affidamento dei figli è diventato un argomento sempre più discusso in tutto il mondo. Le principali controversie riguardano sia l’affidamento dei bambini ai genitori, sia l’affidamento ai nonni o ai servizi di assistenza sociale. La legge deve stabilire un equilibrio tra i diritti dei genitori e quelli dei bambini, e deve prendere in considerazione le esigenze di entrambi.
In questo articolo esamineremo l’affidamento dei figli in una prospettiva giuridica. Secondo, quanto viene stabilito dalla legislazione italiana, il principio fondamentale è che l’affidamento dei figli deve essere basato sul “miglior interesse dei bambini”. Ciò significa che il diritto dei bambini di essere curati e sostenuti deve essere sempre tenuto in considerazione. Inoltre, la legge riconosce che il diritto dei genitori a vedere i loro figli è un importante diritto che va protetto.
L’affidamento dei figli: l’accordo consensuale
L’affidamento di un bambino di una coppia separata è regolamentato dall’articolo 155 del Codice Civile italiano. Quest’ultimo stabilisce che “i figli sono soggetti all’autorità dei genitori, i quali li educano e li amministrano nei loro beni”. A partire da questa disposizione generale, l’articolo 156 stabilisce che “i genitori, entrambi o uno solo di essi, hanno diritto di avere l’affidamento dei figli”. Ciò significa che i genitori hanno il diritto fondamentale di scegliere con quale dei genitori i figli vivranno, oltre a quello di scegliere come educarli e amministrare i loro beni.
L’affidamento dei figli quando non c’è accordo tra i genitori
L’articolo 157 del Codice Civile stabilisce che “qualora i genitori non siano in grado di prendersi cura di un figlio, quest’ultimo può essere affidato a un terzo”. Ciò significa che, nel caso in cui i genitori non siano in grado di prendersi cura dei figli, per carenza di condizioni necessarie, come possono essere ad esempio la mancaza di mezzi di sostentamento necessari, problemi sociali dei genitori e così via, il Tribunale può decidere di affidare il figlio a un terzo, nella maggior parte dei casi un parente. Il Tribunale, tuttavia, prenderà la decisione tenendo conto delle circostanze particolari e del benessere del bambino.
L’affidamento esclusivo del bambino
Può accedere, inoltre, ai sensi dell’articolo 158 del Codice Civile che “il Tribunale può disporre che l’affidamento dei figli sia affidato a uno solo dei genitori o a entrambi, secondo le circostanze e tenendo conto del benessere del bambino”. Ciò significa che, nel caso in cui non sia possibile affidare il figlio a un terzo, il Tribunale potrebbe decidere di affidare il figlio a uno solo dei genitori o a entrambi.
In questo caso, il Tribunale prenderà la decisione sulla base di quanto ritenga meglio per il benessere del bambino. In linea di massima, l’affidamento è determinato sulla base del principio della bigenitorialità, in cui entrambi i genitori hanno diritto di mantenere un rapporto con i loro figli. Tuttavia, in caso di separazione consensuale, i coniugi possono concordare un affidamento esclusivo.