Impugnare un preavviso di fermo amministrativo
Dicembre 3, 2023
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Il fermo amministrativo costituisce una procedura precauzionale attivabile dall’Agenzia delle Entrate – Riscossione e da altri Enti autorizzati, mirata a bloccare i veicoli intestati al debitore allo scopo di garantire il recupero dei crediti degli enti impositori. Tale misura può coinvolgere veicoli di vario genere, quali auto, moto o autoscafi, regolarmente iscritti nei pubblici registri. Nell’articolo di oggi approfondiamo le modalità da adottare per impugnare preavviso fermo amministrativo.
Le caratteristiche del fermo amministrativo
Prima di procedere con l’iscrizione del fermo amministrativo, l’Esattore è tenuto a seguire una sequenza di atti specifici. Innanzitutto, deve aver regolarmente notificato al debitore la cartella esattoriale. Successivamente, deve trascorrere invano un periodo di 60 giorni senza che il contribuente abbia effettuato il pagamento, la richiesta di rateizzazione o la presentazione del ricorso.
È fondamentale sottolineare che il fermo amministrativo deve essere obbligatoriamente preceduto dalla notifica del preavviso di fermo. La legge prescrive l’invio di tale comunicazione al debitore almeno 30 giorni prima dell’iscrizione della misura cautelare. Questo periodo di preavviso consente al contribuente di valutare le opzioni disponibili, quali il pagamento immediato o la richiesta di rateizzazione.
In assenza di tali adempimenti e in caso di irregolarità nelle notifiche, il fermo amministrativo è da considerarsi illegittimo. In tal caso, è possibile presentare un ricorso per ottenere l’annullamento della misura e, eventualmente, richiedere subito il risarcimento del danno.
La procedura di fermo amministrativo, se correttamente seguita, garantisce una tutela equa dei crediti degli enti impositori. Tuttavia, è essenziale che ogni passo venga eseguito nel rispetto delle normative vigenti. La notifica tempestiva e la corretta gestione della procedura contribuiscono a preservare l’integrità del processo. Inoltre, evitano controversie che potrebbero derivare da irregolarità procedurali.
Impugnare il fermo amministrativo illegittimo
Il ricorso contro un fermo amministrativo illegittimo può essere giustificato da diversi motivi. Ognuno rappresenta una base legale per contestare la procedura. Di seguito sono elencati i motivi tipici di ricorso contro il fermo amministrativo:
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a) Mancata o irregolare notifica della cartella esattoriale:
Se la cartella esattoriale non è stata notificata o è stata notificata in modo irregolare, il fermo è considerato illegittimo. Il contribuente può proporre opposizione contro il fermo, il preavviso di fermo o l’estratto di ruolo che ha evidenziato la presenza di una cartella non ricevuta. È responsabilità dell’Agente di Riscossione dimostrare la regolare notifica, depositando l’originale dell’atto e, se necessario, inviando una seconda raccomandata in caso di mancato ritiro da parte dell’interessato.
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b) Mancata notifica del preavviso di fermo:
Il preavviso di fermo è obbligatorio e deve essere consegnato almeno 30 giorni prima dell’iscrizione della misura cautelare. Anche un solo giorno di ritardo rende illegittimo il fermo, consentendo il ricorso.
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c) Prescrizione del credito:
La prescrizione del credito rappresenta un motivo comune di ricorso contro le cartelle esattoriali e, di conseguenza, contro il fermo. Se sono scaduti i termini di prescrizione previsti dalla legge senza interruzioni, il fermo è considerato illegittimo.
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d) Vizi formali e mancanza di elementi essenziali:
Il fermo amministrativo e il preavviso sono nulli se manca l’identificazione del bene o dei beni fermati, l’importo dell’azione, il termine per proporre opposizione e l’indicazione dettagliata dei crediti non saldati. La mancanza di questi elementi costituisce una grave irregolarità.
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e) Avvenuto pagamento o richiesta di rateizzazione:
Il fermo è illegittimo se il contribuente ha pagato tempestivamente la cartella o il preavviso, o se ha presentato una domanda di rateizzazione e pagato la prima rata.
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f) Annullamento da parte del Giudice delle cartelle e/o del preavviso:
Il fermo amministrativo è nullo se la cartella o il preavviso sono stati annullati dal Giudice, se c’è un giudizio di opposizione in corso con provvedimento di sospensione, o se la cartella è stata oggetto di sgravio da parte dell’ente impostore. In tali casi, è possibile presentare domanda di risarcimento danni in determinate circostanze.
La distinzione cruciale: impugnare preavviso fermo amministrativo e l’errore giuridico nel caso Cassazione n. 22088 del 25 ottobre
Impugnare preavviso fermo amministrativo in caso di violazione del codice della strada, è un mezzo indispensabile per contestare le irregolarità negli atti di accertamento alla base. La competenza per la decisione finale spetta al giudice incaricato di valutare il merito della controversa, come affermato dalla Corte di Cassazione nell’ordinanza n. 22088 del 25 ottobre.
Il caso in questione coinvolgeva un automobilista che ha sollevato opposizione nei confronti di due verbali di infrazione al Codice della strada, opponendosi contemporaneamente a un avviso di fermo amministrativo. La questione cruciale si è concentrata sulla qualifica dell’opposizione al preavviso di fermo, e in particolare sulla sua ammissibilità temporale.
Il giudice di pace ha considerato l’opposizione al preavviso di fermo amministrativo come un’opposizione agli atti esecutivi, sostenendo che avrebbe dovuto essere presentato entro cinque giorni dalla notifica. Di conseguenza, la richiesta è stata respinta sulla base della presunta tardività.
Tuttavia, la Corte di Cassazione ha chiaramente stabilito che l’opposizione al preavviso di fermo amministrativo ha uno status diverso rispetto all’opposizione agli atti esecutivi. È uno strumento giuridico finalizzato a contestare le basi stesse della procedura di fermo, in particolare le presunte violazioni del Codice della strada. Pertanto, la questione non rientra nei termini temporali ristretti che si applicano all’opposizione agli atti esecutivi.
Questa decisione della Corte di Cassazione sottolinea l’importanza di una chiara distinzione tra l’opposizione al preavviso di fermo e l’opposizione agli atti esecutivi. Nel caso specifico, il giudice di pace ha errato nell’applicare le norme riguardanti l’opposizione agli atti esecutivi alla questione del preavviso di fermo, ritenendo erroneamente la tardività della domanda.
Pertanto, impugnare preavviso fermo amministrativo non è solo una questione temporale, ma sostanziale. Consentire ai soggetti interessati di presentare un’opposizione significa garantire loro la possibilità di difendersi e contestare le presunte irregolarità nella procedura di fermo. Questa distinzione è fondamentale per preservare il diritto di difesa del cittadino, garantendo che la questione venga valutata in modo equo e accurato dal giudice competente.
Impugnare preavviso fermo amministrativo, brevi conclusioni
In conclusione, la Corte di Cassazione ha ribadito chiaramente che l’opposizione al preavviso di fermo amministrativo deve essere trattata come un’entità separata e deve essere esaminata nel merito dalla giurisdizione competente. La decisione sottolinea l’importanza di una corretta interpretazione delle leggi relative a questa materia, garantendo che i cittadini abbiano accesso a un processo giusto e imparziale quando si trovano ad affrontare questioni di preavviso di fermo amministrativo.
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