Guida per notificare atti giudiziari all’estero
Settembre 2, 2023
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Nell’era della globalizzazione, la notifica degli atti legali assume un ruolo di fondamentale importanza per garantire che il sistema giuridico funzioni efficacemente a livello internazionale. Notificare atti giudiziari all’estero è un processo legale. Quest’ultimo consente alle parti coinvolte in una controversia di informare adeguatamente gli individui o le organizzazioni situate al di fuori delle frontiere nazionali. Questo processo riveste un’importanza cruciale per garantire il diritto di difesa, la giustizia e l’equità in un contesto globale.
I principi cardine della giustizia, anche all’estero
La notifica degli atti all’estero è fondamentale per garantire che tutte le parti coinvolte in una controversia abbiano l’opportunità di esercitare il proprio diritto di difesa. In un contesto internazionale, spesso, le parti si trovano in paesi diversi e non hanno familiarità con il sistema legale del paese in cui è stato presentato il ricorso. La notifica degli atti consente alle parti di essere informate in modo tempestivo ed accurato sui procedimenti legali in corso. Allo stesso tempo, consentono loro di preparare una risposta adeguata e di partecipare in modo efficace al processo.
Invero, la notifica degli atti all’estero contribuisce a garantire l’equità e l’imparzialità del processo legale. Senza una notifica adeguata, una parte potrebbe essere la conoscenza dei procedimenti mentre l’altra no, creando uno squilibrio significativo nel processo. La notifica garantisce che entrambe le parti siano a conoscenza delle azioni legali intraprese contro di loro ovvero a loro favore. L’obiettivo è quello di consentire agli stessi di partecipare pienamente e di presentare le proprie argomentazioni e prove.
Si deve fare presente come la notifica degli atti in territorio estero viene spesso richiesta per rispettare gli obblighi internazionali ed i trattati legali che regolamentano i procedimenti giuridici transfrontalieri. Molti paesi hanno aderito a trattati internazionali che stabiliscono le procedure da seguire per notificare gli atti all’estero in modo legale e conforme agli standard internazionali. Questi trattati promuovono la cooperazione internazionale e l’armonizzazione delle procedure legali.
Tra i migliori studi legali internazionali, specializzati nella notifica degli atti giudiziari all’estero, figura anche lo Studio Legale Parente Bianculli & Associati. Raggiungibile in Viale delle Milizie 96, a Roma Prati, e telefonicamente al numero 06 3975 4846, lo studio legale offre ai suoi clienti un ampio ventaglio di specializzazioni, nonché un elevato livello di professionalità, competenza e cortesia.
La normativa delle notifiche all’estero
La normativa riguardante le notifiche all’interno dell’Unione Europea è disciplinata dal Regolamento n. 1393 del 2007, che è stato reso operativo a partire dal 13 novembre 2008. Siffatto Regolamento disciplina la notificazione e la comunicazione degli atti giudiziari ed extragiudiziali nei casi di natura civile e commerciale tra gli Stati membri dell’Unione Europea.
In base alla disciplina de qua, il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale ha un ruolo di competenza residua e limitata. Si incoraggia, pertanto, a seguire le procedure ordinarie indicate dal Regolamento stesso per effettuare le notifiche. Tutte le informazioni relative al testo completo del Regolamento e alle istruzioni su come procedere con le notifiche sono disponibili sul sito ufficiale dell’Unione Europea.
Ancora, è importante ricordare anche la Convenzione dell’Aia del 15 novembre 1965, che riguarda la notifica transfrontaliera degli atti giudiziari ed extragiudiziali in ambito civile e commerciale. Quest’ultima ha apportato modifiche significative nei rapporti interstatali tra i paesi che hanno ratificato il trattato. In particolare, l’articolo 22 di questa Convenzione ha sostituito gli articoli dall’1 al 7 della Convenzione dell’Aia del 1° marzo 1954 sulla procedura civile, determinando così una nuova cornice normativa per la gestione delle notifiche tra questi Stati.
La procedura di notifica a destinatari italiani all’estero e le modalità di trasmissione
Nel contesto delle notifiche legali, quando ci si trova ad affrontare situazioni che coinvolgono destinatari con cittadinanza esclusivamente italiana, entra in gioco l’applicazione della procedura consolare, come definita dall’articolo 37 del decreto legislativo n. 71 del 3 febbraio 2011. In questi casi specifici, non è richiesta la traduzione dei documenti.
L’istante competente, ovvero l’autorità giudiziaria competente o uno Studio Legale autorizzato, deve avanzare la richiesta di notifica, accompagnata da alcune informazioni essenziali. La richiesta deve includere il numero di protocollo e deve essere datata e firmata dall’istante stesso. Inoltre, è necessario specificare l’indirizzo di Posta Elettronica Certificata (PEC) o l’indirizzo email dell’ufficio richiedente, per una comunicazione efficace.
Sebbene le Sedi estere del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale siano dotate di Posta Elettronica Certificata (PEC), va rilevato che l’attuale normativa regola l’uso della PEC esclusivamente nei casi di invio diretto dal mittente al destinatario, purché quest’ ultimo disponga di un indirizzo PEC pubblico. Tuttavia, non vi è ancora una regolamentazione specifica per i casi in cui la richiesta di notifica deve passare attraverso intermediari, come ad esempio il Ministero stesso o le sue Rappresentanze all’estero.
Nel corso delle operazioni di notifica degli atti giudiziari agli italiani che sono residenti all’estero, le Ambasciate oi Consolati italiani si avvalgono di diversi mezzi, quali plico postale o consegna a mano. Questa scelta dipende dalla valutazione dell’efficienza dei servizi postali locali e dalla distanza che separa il destinatario dalla sede della Rappresentanza. Per accedere agli indirizzi PEC delle strutture ufficiali, è possibile consultare questo link.